A Mendrisio, sabato 14 settembre 2025, si è tenuto il primo congresso sulla Biologia della longevità durante il quale quasi un centinaio di partecipanti ha potuto seguire una serie di interventi di grande interesse e fruire sul posto di consulenze specifiche sulle tecnologie che favoriscono una miglior comprensione del proprio stato di benessere.
La giornata è stata organizzata da un gruppo di esperti, tra i quali il Prof. Massimo Bosetti Eliot HC SA, il Dr. Damiano Zemp della Dividat AG, la Dr.ssa Anna Acchini, Capo Servizio Geriatria all’OBV Mendrisio, il Dr. Christian Barbieri, Odontoiatra, Daniele Raffa della Handy System di Mendrisio e con il sostegno dell’Associazione ticinese terza età. L’incontro ha permesso di focalizzare numerosi quesiti collegati all’aspettativa di vita, facendo riferimento alle ricerche più aggiornate. E sapendo che entro il 2050 una persona su cinque avrà più di 60 anni è bene mantenere l’attenzione sul lavoro di ricerca di chi affronta i temi del benessere sociale e cognitivo, psicologico e fisico per assicurare una qualità di vita in ogni età cercando di ridurre la dipendenza dei cittadini dai sistemi sanitari di cura!
Una chiara evidenza è emersa e indica che la comunità tutta è chiamata a dare supporto alle abilità intrinseche delle persone che la compongono, abilità che vengono meno con il passare degli anni se non sono esercitate con regolarità. Le ricerche indicano la possibilità di utilizzare strumenti di monitoraggio dello stato di salute, che sono in grado di indicare quando attivare azioni di cura. Altre ricerche, svolte dall’Organizzazione mondiale della salute sottolineano ancora una volta l’importanza di mantenere un’attività fisica, sociale e cognitiva, indicando la grande utilità di esercizi che considerano due o più competenze alla volta (Dual Task) come, ad esempio, il muoversi in gruppo e discutere o camminare in solitaria e giocare con la memoria cercando tutte le parole legate a un contesto o facendo calcoli mentali o ancora facendo lo sforzo di pensare usando una seconda lingua eccetera. Emerge con evidenza che la diminuzione del camminare si collega all’aumento di disturbi cognitivi e non solo cardiovascolari! Invitiamo tutti, giovani e anziani al movimento quotidiano, secondo il proprio passo, quando possibile in compagnia. L’ATTE organizza passeggiate, momenti di ginnastica e di gioco e continuerà a proporre incontri di movimento e socializzazione. Sì, perché anche il fatto di stare troppo da soli riduce l’aspettativa di vita. E allora incontriamoci e alleniamoci insieme per il nostro benessere perché la longevità non è un destino predefinito ma un progetto e una strategia da sviluppare insieme, in attesa del secondo congresso che ci porterà i risultati delle ricerche in corso a livello mondiale.
Giorgio Comi, ATTE Mendrisiotto e Basso Ceresio
