Attualità
In occasione della Giornata Internazionale della Solidarietà Umana che avverrà sabato 20 dicembre 2025, ci fermiamo a riflettere sul significato profondo di questo principio, una pietra angolare per la convivenza pacifica e prospera di tutte le società.
La solidarietà, secondo le Nazioni Unite, è un valore essenziale per le relazioni internazionali, ma è soprattutto il cemento invisibile che tiene insieme le nostre comunità. Essa non si riduce a un atto di beneficenza isolato; è invece la profonda e attiva consapevolezza che il destino di ogni cittadino, indipendentemente dall'età, dal background o dalla condizione sociale, è legato a quello degli altri.
Il valore dell'interconnessione
In un mondo sempre più interconnesso, le sfide che affrontiamo – dalla crisi ambientale alle disuguaglianze – richiedono risposte che trascendano l'interesse personale. La solidarietà è l'impegno a condividere le responsabilità e a lavorare collettivamente per obiettivi comuni.
Per un cittadino attivo, manifestare solidarietà significa:
- Impegno civico: prendere parte alla vita democratica e associativa, curando il bene comune.
- Condivisione delle competenze: mettere le proprie esperienze (professionali o di vita) a disposizione della comunità, in modo formale (volontariato) o informale (aiuto reciproco).
- Ascolto empatico: essere presenti e disponibili per chi attraversa un momento di fragilità.
L'atto di solidarietà è intrinsecamente democratico: non richiede titoli, ma solo la volontà di contribuire. Che si tratti di un anziano che trasmette la propria storia o di un giovane che insegna la tecnologia, ogni gesto nutre il tessuto sociale.
In questa giornata, rinnoviamo l'impegno a essere solidali. Trasformiamo l'intenzione in azione quotidiana, perché è nei piccoli gesti che risiede la vera forza del cambiamento.