Prevenzione
Bere molto, evitare l’attività fisica durante le ore più calde, fare pasti leggeri… sono solo alcune delle raccomandazioni che ciclicamente vengono fatte alla popolazione dalle autorità competenti per prevenire i disagi che le ondate di caldo possono causare durante la stagione estiva.
Sono raccomandazioni che tutti ben conosciamo, ciò nonostante basta essere distratti o sottovalutare una situazione per trovarsi inaspettatamente in balia di un colpo di calore con conseguenze anche gravi.
Perché questo succeda non occorre ci siano temperature canicolari. Come informa la Confederazione, dalle analisi emerge infatti che “la maggior parte dei decessi dovuti al caldo è causata da temperature moderatamente elevate (temperatura media giornaliera inferiore a 25 gradi) e non dalle ondate canicolari”.
Non è un caso che le consultazioni al pronto soccorso dell’Ente ospedaliero cantonale dovute al caldo siano più frequenti all’inizio dell’estate. “Il nostro organismo ha bisogno di adattarsi al caldo e questo avviene attraverso dei meccanismi di termoregolazione che necessitano alcuni giorni perché ciò avvenga. Vale per tutte le persone, siano esse giovani o anziane, afflitte da malattie croniche o in buona salute”, spiega in un video di sensibilizzazione del DSS Martine Bouvier Gallacchi, Medico e già presidente del Gruppo operativo Salute e Ambiente (GOSA).
Termoregolazione e buone abitudini
Per mantenete la temperatura interna sempre stabile, il nostro organismo ha un sistema di termoregolazione molto efficace: quando c’è il rischio che si surriscaldi perché le temperature sono troppo elevate il corpo suda, il respiro si fa più frequente, i vasi sanguigni si dilatano.
Se le condizioni esterne sono particolarmente proibitive, con temperature al di sopra della media, alti valori di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione, il sistema di termoregolazione può andare in tilt, portando spossatezza, capogiri, nausea, bocca asciutta, mal di testa… Con l'aumentare dell’età questo sistema inizia a zoppicare per via della diminuzione della capacità di sudorazione. Gli anziani, infatti, sudano meno e per questo motivo fanno più fatica a disperdere il calore accumulato. Inoltre, più gli anni passano e meno si avverte il senso della sete, di conseguenza si beve poco aumentando così il rischio di disidratazione, a maggior ragione quando fa caldo.
Come possiamo allora aiutare il nostro corpo a gestire meglio le alte temperature? Adottando alcune buone abitudini valide per tutti:
Per le persone più vulnerabili:
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