Attualità
“Vi assicuro che la mia oggi non vuole essere una presenza solo simbolica. I temi che avete spiegato adesso mostrano l’importanza del lavoro che fate e l’importanza che la politica sostenga questo lavoro.”
Così la Consigliera di Stato Marina Carobbio ha aperto il suo discorso giovedì mattina di fronte ai delegati delle nove Università della Terza Età svizzere, riunite a Bellinzona per l’annuale assemblea generale.
Salutando i presenti, la Consigliera di Stato ha riconosciuto che il tema della formazione continua nella terza età riceve meno attenzione:
“È vero che i temi legati soprattutto all’educazione sono declinati, anche comprensibilmente, verso i più giovani. Ci occupiamo anche di formazione continua e competenze di base, con uno sguardo rivolto alle persone adulte. Tuttavia, l’attenzione – per me importante – alle persone più anziane è di fatto meno presente rispetto agli altri livelli di formazione. In genere le politiche rivolte alle persone della terza età sono delegate alla socialità. Io stessa nei tanti anni che ho fatto politica, mi son occupata molto di terza età soprattutto dal punto di vista delle politiche sociali, sanitarie e meno del sostengo alla formazione lungo l’arco di tutta la vita.”
in foto un momento dei lavori assembleari del 15 maggio 2025
Un segnale positivo arriva dal sostegno di 234mila CHF stanziato dalla SEFRI per la realizzazione di un ampio progetto che nell’immediato futuro vedrà collaborare le nove U3 su tre fronti:
- Sensibilizzazione del pubblico sui temi della formazione continua 65+ tramite l’organizzazione di conferenze nazionali tematiche;
- Sviluppo di servizi di coordinamento per rafforzare il sistema di formazione continua, nello specifico lavorando al consolidamento di una piattaforma U3 per la messa in comune delle offerte online;
- Qualità e sviluppo di un’offerta formativa per senior; in particolare concentrandosi sull’elaborazione di modalità efficaci per la valutazione di tutte le attività, incluse quelle che comportano l’uso di strumenti digitali.
Al di là del sostegno della SEFRI, che coprirà solo il 60% dei costi preventivati per la realizzazione dell’intero progetto, le prospettive finanziarie restano motivo di preoccupazione e la necessità che la politica si muova per sostenere il lavoro delle U3 è stato sottolineato sia dai co-presidenti della Fondazione, Jacques Lanarès e Hans-Rudolf Schärer, sia dal vicepresidente Giampaolo Cereghetti, direttore dell’UNI3 ticinese coordinata sul territorio dall'Associazione Ticinese Terza Età, della quale è il presidente.
I lavori assembleari si sono conclusi alle 13:00. Dopo pranzo i delegati sono andati alla scoperta di Bellinzona con una guida locale.
Presente a Bellinzona anche la RSI, clicca qui per rivedere il servizio proposto dal Quotidiano (min: 19’14) e risentire le interviste raccolte per il programma di Rete UNO “SEIDISERA” (min: 25’35).